Quel sottile filo che separa la fantasia dalla realtà

Chi mi segue, avrà oramai capito che mi piace molto leggere. Dall'ultimo libro che ho letto, ha preso spunto questa mia riflessione. Il libro è "L'Imperatore di Portugallia". Non ve ne racconto la trama, in quanto magari qualcuno di voi avrà piacere di inserirlo fra le letture estive, ma volevo condividere con voi un pensiero.
E' così sottile la linea che separa quello che gli altri percepiscono di noi, da quella che e' la nostra immagine di noi stessi?
Mi sono resa conto che io ho una immagine di me stessa, di come sono fatta dentro, che credo di trasmettere anche agli altri, ma talvolta mi accorgo che le altre persone invece mi vedono in un modo completamente diverso, e allora mi sono chiesta qual'è il confine che divide le due realtà?
Io sono una sognatrice da quando sono al mondo praticamente; è possibile che io abbia una percezione di me che è completamente diversa da quella che poi è la realtà? Ma soprattutto mi chiedo se è possibile che io percepisca tutta la mia vita secondo un punto di vista solo ed unicamente mio...
A qualcuno possono anche sembrare riflessioni sciocche o inutili, ma sono quei pensieri in cui ci si ritrova persi ogni tanto, come nel mio caso magari dopo la lettura di un libro che fa riflettere, su cose magari banali che possono anche, anzi sicuramente, rivelarsi dei labirinti, ma in cui a volte mi piace addentrarmi. Sarà che in questo momento sono particolarmente predisposta...

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