Oggi vorrei fermarmi un attimo, vorrei fermarmi nel raccontare novità carine che mi piacciono molto in verità, solo che è una di quelle mattine in cui non riesco a partire. Non per stanchezza, o per sonno, ma perchè vorrei che il silenzio si prolungasse. Non ho voglia di sentire il suono della mia voce se telefono, o il suono della musica o della televisione.
Vorrei solo aggirarmi in una casa silenziosa, per poter semplicemente seguire il filo dei miei pensieri.
Sto' leggendo un libro, Non ora, non qui di Erri De Luca, e due frasi questa mattina hanno risvegliato la mia attenzione:
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"Si cresce tacendo. Chiudendo gli occhi ogni tanto, si cresce sentendo d'improvviso molta distanza da tutte le persone".
Questa la sento molto vera. E' una verità che ha accompagnato molta parte della mia crescita di ragazza. Acquisire delle certezze personali contro tutte le regole, quelle delle parole. Contro le regole di chi dice che è giusto o sbagliato pensare ed essere in un certo modo, per scoprire che si può essere diversi, che ci sono altre realtà e altri modi di pensare, che non esiste forse un giusto o uno sbagliato, ognuno deve trovare e cercare la propria identità seguendo scie di pensiero talvolta diverse anche fra loro, ma che poi si ricomporranno in una nuova e formata personalità.
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"Se tu sarai capace di stare senza attesa, vedrai cose che gli altri non vedono" ...."Quello a cui tieni, quello che ti capiterà, non verrà con un'attesa".
Due pensieri si sono contrapposti nella mia mente, o due mie verità. Bisogna forse imparare l'attesa, per smettere di vivere sempre e solo quello che sarà e mai quello che è. E contemporaneamente la seconda lettura, soprattutto nella seconda parte; saper attendere ma allo stesso tempo senza divenire colui che aspetta, e aspetta..... e aspetta il giorno in cui gli eventi capiteranno da sé.
Dunque forse il segreto è imparare a capire quando è giunto il momento di alzarsi e muoversi.
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